Cani e gatti: 10 cose che forse non sai

I nostri “animali da compagnia”, le mascotte di casa, cani e gatti…sappiamo tutto di loro? Ci piacerebbe perchè li amiamo alla follia, ma forse qualcosa ancora ci sfugge.

Ci sono più cani e gatti che bambini nelle nostre case

Solo negli USA (dove è stata condotta una vera e propria ricerca) sono circa 150 milioni i cani e gatti che convivono con le loro famiglie: circa 1 ogni 2 persone. Oltre la metà delle abitazioni americane ospitano un cane o un gatto, numero che, dalla fine degli anni ’70, si è quadruplicato.

I Gatti non sono originari dell’Egitto

Non è una leggenda metropolitana: gli storici hanno sempre affermato che i primi gatti domestici furono quelli dell’Antico Egitto (circa 4000 anni fa). Recenti studi genetici ed archeologici hanno invece rivoluzionato questa teoria, facendo risalire le origini del gatto agli odierni stati di Turchia, Israele ed Iraq. Il successivo addomesticamento avvenne circa 10.000 anni fa, almeno 5.000 anni prima delle teorie egiziane.

Cani vs scimpanzé

Se, mentre parlate, provate ad indicare con il dito un punto fisso i cani (e sembra anche i gatti) seguiranno il vostro dito, ponendo l’attenzione sull’oggetto di cui state parlando. Sembra una sciocchezza, ma gli scimpanzè – più vicini all’uomo – non lo fanno, e questo fa pensare ad un’abilità intuitiva che sarebbe propria di cani e gatti.

La Peste Nera

Una delle peggiori epidemie nella storia dell’uomo, che sconvolse l’ Europa nel XIII secolo sembra essere stata provocata da una “caccia al gatto”. Papa Gregorio IX, emise un editto in cui proclamava i gatti “Figli di Satana”, e ne ordinava l’uccisione. Da qui la terribile fama che portò il Medioevo ad eliminare quasi del tutto i gatti. Come contropartita, la sparizione dei gatti fece proliferare le famiglie di topi, causa principale dell’epidemia di Peste Nera.

cani e gatti

Gli antichi Romani seppellivano i loro cani e gatti in cimiteri umani

Cosi come gli Egizi erano devoti alla figura felina, i Romani adoravano il cane, e li seppellivano accanto ai loro cari. Elogi funebri ed odi commoventi si ritrovano nella tradizione di Roma Antica. Una di queste recita: “Piango tutte le mie lacrime mentre ti accompagno verso l’ultimo tuo giaciglio. La mia tristezza è pari alla gioia che provai quando ti portai a casa 15 anni fa”.

La lettiera non venne inventata fino al 1947

Piuttosto tardi, se consideriamo l’origine felina! Ma non solo: shampoo e prodotti per pulci e zecche (sia per cani che per gatti) dovettero aspettare fino al tardo ‘800.

In termini legali cani e gatti sono considerati una “proprietà”

Anche se per noi sono un membro in più della famiglia, la legge (almeno quella americana) li definisce come “proprietà” (alla stregua di un divano, una macchina…). In realtà questo status è da considerarsi positivo, se si pensa che fino ad un secolo fa sia i cani che i gatti erano considerati “di nessun valore”, e potevano essere rubati o uccisi senza nessuna conseguenza.

Ma le cose cambiano…

Negli ultimi decenni i tribunali di giustizia hanno iniziato ad “aprirsi”, trattando sempre meno i nostri beniamini come proprietà, e quasi come bebè. Chissà che in questo non abbiamo contribuito gli stravaganti divorzi d’èlite, dove cani e gatti vengono spesso resi eredi di patrimoni che altrimenti spetterebbero ad un coniuge o familiare poco graditi… In alcuni Stati degli USA il maltrattamento sugli animali viene punito fino a 10 anni di prigione e 125.000$ di multa.

Cani, gatti e disastri naturali

Durante il terribile uragano Katrina molte persone si rifiutarono di lasciare casa, per non abbandonare il proprio cane o gatto, e per questo morirono. Dopo questo tragico disastro il Congresso Americano ha firmato un trattato, il Pets Evacuation and Trasportation Standards Act, in cui si obbligano i soccorritori a portare in salvo cani e gatti in caso di un disastro naturale (dai tornado agli incendi).

Cane con avvocato

Dal 2007 sono stati almeno tre sono i casi in cui un giudice ha affidato un cane ad un rappresentante legale: l’ultimo caso è del 2012, quando un pit-bull venne dichiarato “presunto assalitore”. L’avvocato che gli venne assegnato ne provò l’innocenza, e oggi il cane vive in un rifugio di New York.