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Speranza, sangue e un astrolabio con 7 castelli: il significato della bandiera portoghese

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Speranza, sangue e un astrolabio con 7 castelli: il significato della bandiera portoghese

Gianluca Ricci

 

E’ forse una delle bandiere europee più complesse e al tempo stesso più originali del continente: si tratta del simbolo del Portogallo, quello stendardo rosso e verde con un ghirigoro al centro che nasconde invece una complessità simbolica davvero incredibile.

L’interpretazione sulla scelta dei due colori di fondo è in realtà piuttosto semplice: il verde rappresenterebbe la speranza, il rosso invece il sangue versato dal popolo portoghese per garantirsi quella speranza.

Il disegno centrale si rifà invece ad una complicata serie di rimandi più o meno storici di difficile sintesi, così come di difficile sintesi è anche il tentativo di riprodurre quella bandiera, che in velocità viene replicata nelle due bande colorate e in un disegnetto schizzato in mezzo che non rende giustizia alle realtà a cui quei simboli si sono invece ispirati.

Intanto: cos’è raffigurato?

Un astrolabio su cui è applicato uno scudo rosso con sette castelli, mentre al centro si trovano altri cinque scudi blu con cinque palle bianche.

Probabilmente alle scuole elementari la riproduzione della bandiera sul quaderno rappresenta il terrore di tutti gli scolari, vista la sua complessità. Eppure ognuno di quei segni ha un significato evidentemente irrinunciabile che compendia il carattere e la storia del popolo portoghese.

Ma non si può che andare a tentoni e cercare una interpretazione plausibile. E dunque: l’astrolabio è forse il simbolo più facilmente percepibile, visto che è intimamente legato alla navigazione e la navigazione, come noto, è una delle attività che hanno caratterizzato i portoghesi nella storia della colonizzazione del mondo.

Per comprendere il significato dei sette castelli, invece, pare si debba tornare ai tempi di Alfonso III, quando durante la Reconquista riuscì a strappare ai Mori le sette città dell’Algarve che si trovavano ancora sotto il loro potere.

Sui cinque scudi blu le interpretazioni si sprecano: c’è chi ritiene debbano essere collegati alle cinque ferite subite da Gesù sulla croce, chi invece propende che di ferite effettivamente si tratti, ma di quelle subite da Alfonso III durante le guerre che lo contrapposero ai Mori, chi, limitando comunque il campo alle imprese del leggendario sovrano, pensa che il riferimento sia ai cinque re nemici eroicamente sconfitti.

Le palle bianche rimangono un mistero: esclusa l’ipotesi che si tratti di un riferimento ai trenta denari ricevuti da Giuda per tradire Gesù (le palle sarebbero venticinque, trenta solo se integrate con quelle contenute nello scudo bianco centrale), i più propendono per considerarle un simbolo del denaro, visto che il sovrano a cui si deve la nascita della bandiera aveva ottenuto il diritto di battere moneta.

Tutto decisamente poco immediato: per capirci qualcosa bisogna cercare informazioni storiche piuttosto precise, un’operazione che mal si adatta al senso che una bandiera deve avere per un popolo.

Eppure i portoghesi vanno più che orgogliosi del loro drappo: basta fare due passi per il Parque Eduardo VIIa Lisbona per rendersene conto, visto che lì sventola la bandiera più grande del Paese e per questo è diventata meta di incessanti pellegrinaggi di cittadini curiosi di vedere l’effetto che fanno quei disegnini mentre garriscono al vento.

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