•  Bike snob. Manifesto per un nuovo ordine universale della bicicletta

    di Eben Weiss

Scritto qualche anno fa, questo libro è diventato il simbolo di una intera generazione di cittadini che si sono convertiti alla bicicletta e alla mobilità sostenibile in città. Nel testo, il celebre blogger americano BikeSnobNYC riassume il suo credo di amante delle due ruote e propone – grazie al supporto di tantissime illustrazioni – un manuale semplice, comprensibile, ma allo stesso tempo esaustivo, su tutto ciò che occorre sapere per diventare degli autentici ciclisti. Dalla storia della bici alle regole da conoscere per sopravvivere nelle grandi città, dalla classificazione e identikit dei ciclisti-tipo ai consigli per una manutenzione di base. In conclusione, anche una serie di regole – per automobilisti e non ciclisti – per comportarsi correttamente con gli amanti della bici.

Le storie, i racconti e le osservazioni che troverete in questo libro sono il frutto delle esperienze personali dell’autore, Claude Marthaler. Dopo aver compiuto il giro del mondo in bici, durato ben sette anni, e aver scalato le montagne più alte sempre sulle due ruote, l’autore tira le somme e racconta il mondo visto da un sellino: dalle numerosissime persone conosciute alle avventure vissute, dai luoghi scoperti ai desideri realizzati, dalle illusioni alle delusioni. La bici, che l’autore considera come il prolungamento del proprio corpo, è lo strumento più semplice per liberare la mente dai pensieri, per respirare in serenità e per lasciarsi avvolgere e guidare dalle sensazioni.

  •  La macchina perfetta. Teoria, pratica e storie della bicicletta

    di Giò Pozzo e Adriano Maccarana

Tra aneddoti storici e consigli pratici, i due autori italiani raccontano il mondo della bicicletta a 360 gradi. Partendo dalla storia di questo mezzo di locomozione, rimasto sostanzialmente immutato nei secoli, Pozzo e Maccarana, narrano aneddoti, storie, mode e tendenze sul mondo della bicicletta. Senza però dimenticare l’aspetto pratico. Accanto alle storie e alle riflessioni, infatti, troverete un piccolo e semplice manuale di officina – completo di illustrazioni pratiche – per poter imparare a riparare la bici, rimetterla a nuovo e restaurarla, dandole così una nuova vita.

  •  Il giro del mondo in bicicletta – La straordinaria avventura di una donna alla conquista della libertà

    di Peter Zheutlin

La storia è realmente accaduta: Annie, una giovane ebrea lettone emigrata negli Stati Uniti, sposata e madre di tre figli, è una ragazza qualunque senza grandi pretese, fino a quando qualcuno decide di sfidarla dicendole che “nessuna donna è in grado di compiere in quindici mesi il giro del mondo”. Punta nell’orgoglio femminile, decide di partire da Boston in bicicletta, portando solo un cambio e una revolver, per compiere il giro del mondo in bici. Arriva fino in Cina, passando per Parigi, Gerusalemme e Singapore, e tra mille disavventure e difficoltà torna negli Usa, dove viene accolta come eroina, simbolo della lotta per le pari opportunità. Annie racconta la sua storia e diventa giornalista di successo, ma dopo la sua morte, nel 1947, la sua vicenda viene a lungo dimenticata, fino a quando l’autore del libro, pronipote della protagonista, decide di raccontarne la storia.

  •  Prendo la bici e vado in Australia da Brescia di Francesco Gusmeri

Questo libro è sicuramente il più affascinante dei dodici. Scritto in prima persona, narra la vera storia dell’autore, che – dopo un sogno coltivato per cinque anni – decide di partire da Brescia per raggiungere l’Australia in bicicletta. Un’impresa che si rivela non solo un viaggio nel mondo, ma anche nello spirito, in grado di regalare al protagonista un grande senso di libertà e serenità. Il lettore – trascinato nel racconto e nei luoghi attraversati dall’autore – potrà salire e affrontare le salite turche e la neve del Pamir, affronterà le guardie di frontiera, supererà i 7000 chilometri di strade della Cina, passando dal deserto alla giungla tropicale, per arrivare fino a Melbourne. L’ultima sfida folle? Restare lì per non tornare mai più a casa, all’insegna della conoscenza e della totale libertà.